Trend 2021 decisamente positivo per le startup innovative, secondo il rapporto MISE, realizzato con la partecipazione di InfoCamere e di Unioncamere.
Il rapporto, aggiornato a Gennaio 2021, mira ad offrire un quadro completo ed esaustivo di tutti gli elementi che compongono le startup, quali sono le caratteristiche, i punti di forza e di debolezza delle neo imprese.
Ad otto anni dall’introduzione della policy dedicata, il decreto legislativo 179/2012, mette a disposizione un sistema di monitoraggio fatto di dati ed elementi che costituiscono un archivio di reportistica curato dal Ministero dello Sviluppo Economico.
Dopo aver visto che l’Estonia è un vero e proprio paradiso per startupper e imprenditori, vediamo come se la cava l’Italia e cosa aspettarci per questo anno.
Trend 2021: i principali elementi contenuti nel rapporto
Ma vediamo meglio quali sono i dati riportati dal rapporto, che ci fanno capire che il trend 2021 per le startup è quello della crescita.
Crescita della popolazione
Al 1° Gennaio 2021 sono più di 10mila le startup avviate: più precisamente sono 11.899, cioè il 3,2% di tutte le società recentemente costituite.
Distribuzione territoriale
Il Centro-Nord Italia è la zona di maggior concentrazione delle startup italiane. Secondo il rapporto MISE, oltre il 27% delle neo aziende è concentrata nella regione lombarda e solo a Milano il 19,2% del totale con dei numeri che si aggirano intorno alle 2.300 circa.
Quindi, ¼ del totale delle startup italiane si trovano in Lombardia. Seguono a ruota il Lazio che conta un numero pari a 1.383 che rappresenta l’11,6% del totale delle imprese italiane innovative e dove la maggior parte di queste sono localizzate a Roma.
La Campania mantiene un ottimo numero attestandosi al terzo posto in Italia con 8,9% delle startup italiane avviate che sono esattamente 1.053.
Degna di nota è il Trentino-Alto Adige, dove circa il 5,4% di tutte le nuove aziende costituite è una startup, che ha per la precisione avuto accesso a incentivi e aiuti nell’ultimo quinquennio.
Forza lavoro
Sono circa 56mila i soci di capitali con una buona percentuale di giovani, circa il 19% di tutte le imprese sono rappresentate da imprenditori che hanno un’età inferiore ai 35 anni. Aspetto ancora negativo del trend 2021, è quello delle imprese femminili, ancora sottorappresentate: si attestano intorno al 13,1% del totale.
Fatturato: i trend 2021
Un altro elemento preso in considerazione dal rapporto MISE è il valore economico di produzione che si aggira intorno a 185mila euro. Man mano che le aziende si consolidano e diventano più performanti perdono lo status di startup innovativa diventando imprese vere e proprie.
Investimenti e redditività
Le startup innovative mostrano valori di redditività molto positivi, con la propensione agli investimenti sette volte più elevata rispetto alle aziende di settore comparabili.
Considerando che al 31 dicembre 2020, sono circa 3.579 le startup innovative avviate in modalità digitale e gratuita, si evince che lo snellimento burocratico e il risparmio economico nell’apertura di una neo impresa, circa 2mila euro, hanno contribuito al tessuto imprenditoriale giovanile di conquistare sempre più numeri.
Solamente a fine 2020, le startup iscritte online alla sezione speciale sono 338, ed è un valore molto importante tenuto conto dell’emergenza pandemica ancora in atto e che ha bloccato buona parte delle attività economiche del Paese.
I trend 2021 per quanto riguarda gli aspetti burocratici
Il rapporto MISE, oltre a presentare un’analisi territoriale per la distribuzione geografica delle startup in Italia, affronta due aspetti essenziali: il tasso di adozione delle modalità online nell’apertura e nella gestione delle pratiche online e il tempo impiegato per la loro conclusione.
Ecco i numeri evidenziati nel rapporto:
- Tasso d’adozione online: la scelta da parte delle startup innovative della modalità digitale è pari al 37% se si considerano le neoimprese costituite nel 2020, mentre il 33% se si pensa al quarto trimestre del 2020. Tuttavia, la variabilità territoriale è molto elevata, con differenze notevoli tra una regione e l’altra. La Basilicata è degna di nota perché tutte le startup hanno adottato la modalità online. La Lombardia, con il 25% circa, detiene sempre il primato tra le regioni con il maggior numero di startup innovative create in maniera digitale.
- Durata delle pratiche: altro elemento che è stato preso in considerazione nella costituzione di startup innovative è il tempo medio di attesa tra costituzione e iscrizione nel registro delle imprese CCIAA, che si aggira intorno a 27 giorni.
Da questo rapporto risulta, quindi, una situazione tendenzialmente positiva per le startup, che ci si augura sia di buon auspicio per il 2021, continuando con il trend di crescita iniziato ormai da qualche anno a questa parte.
Anche tu vorresti aprire la tua startup innovativa ma non sai da dove iniziare?
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