In tanti si stanno chiedendo se il contesto attuale abbia avuto effetti negativi per la raccolta di fondi di Startup e Scaleup.
I numeri del 2020 sono ancora significativamente più bassi del 2019 ma l’ipotesi è che in pochi mesi il trend tornerà sui livelli pre COVID-19.
Ma, nel contesto attuale, le startup possono usufruire di meccanismi utili a procurarsi la liquidità necessaria per portare avanti la propria attività d’impresa?
La normativa emergenziale si è occupata sia di introdurre nuove misure per agevolare il rilascio di finanziamenti da parte di banche e istituti di credito, sia di incentivare il finanziamento da parte di business angels e venture capitalist.
Continua a leggere l’articolo, per scoprire come sta crescendo l’interesse degli investitori per le PMI italiane e per le startup innovative, dopo la pandemia, con un focus sui settori più in voga.
Il Decreto Rilancio, per favorire gli investimenti in startup
L’Italia ci crede, e il Decreto Rilancio ne è la dimostrazione.
Con l’approvazione definitiva del decreto legge Rilancio, il Governo mette in campo una manovra di stanziamenti da 55 miliardi di euro per sostenere l’economia italiana durante la fase di emergenza legata alla pandemia del Covid-19.
Tra le varie misure pensate per le imprese e le attività produttive, ci sono anche alcuni interventi dedicati al mondo delle startup, soprattutto in merito alle agevolazioni per gli investimenti da parte privati e istituzioni.
Con il recente Decreto Rilancio, il Governo italiano, ha puntato anche sul settore dell’innovazione per sostenere la ripartenza economica italiana, destinando all’intero comparto 1 miliardo di euro di risorse, tra misure di sostegno e incentivi all’investimento.
Il Governo ha così stanziato 200 milioni di euro da aggiungere al Fondo di sostegno al Venture Capital, per investimenti nel capitale delle startup e delle aziende innovative, tramite la possibilità di sottoscrivere partecipazioni dirette, finanziamenti agevolati e altri strumenti finanziari.
Ha, inoltre, stanziato 10 milioni di euro di contributi a fondo perduto a cui le startup potranno attingere per acquisire servizi da parte di soggetti pubblici e privati come incubatori, acceleratori d’impresa, Innovation Hub o business angels.
Altri 100 milioni di euro, poi, sono stati destinati per l’anno 2020 a rifinanziare le misure concesse attraverso i piani di finanziamento agevolato già previsti, per permettere l’ingresso di nuovi investimenti all’interno delle imprese innovative e delle startup, sia da parte di privati sia da parte del pubblico.
Un’opportunità per tutte le startup digitali
Anche nell’emergenza, questa crisi rappresenta un’opportunità per tanti settori e tante startup.
In particolare, tutte le attività digitali come il delivery, le piattaforme per lavorare da remoto e le piattaforme on demand, hanno registrato un’impennata del fatturato, e si sono dovute adeguare al cambiamento imprevedibile delle abitudini dei consumatori e delle aziende.
Lo scenario per il futuro, invece, rimane incerto, ma è plausibile che alcune delle nuove abitudini acquisite durante questo periodo cambieranno profondamente i comportamenti e i modelli di consumo delle persone nel lungo termine.
Alcune startup si trovano di fronte ad un’opportunità unica per avvicinarsi ulteriormente ai propri clienti, prendendosi il tempo per rinforzare le caratteristiche distintive e vincenti del proprio prodotto o servizio e posizionarsi come unici leader di settore.
Sembra un paradosso, ma, nonostante qualche difficoltà sul breve termine, molte startup hanno opportunità ancora più significative.
Stiamo già assistendo ad un incremento rapidissimo nella vendita di prodotti e servizi delle startup, che si stanno mostrando più resilienti e reattive in questo momento di emergenza.
Si stima che l’80% delle startup italiane possa uscire da questo contesto molto più forte di prima.
In questo nuovo mondo, quasi tutte le startup e scaleup che seguiranno un approccio strutturato ed innovativo potranno finalizzare in pochi mesi un fundraising ed ottenere, a partire da Settembre, risultati anche migliori di quelli previsti ad inizio anno.
Sai che un mentor può guidarti nell’ecosistema delle startup e indirizzare il tuo sviluppo?
Scopri il servizio di Startup Mentoring di Grownnectia.
I settori che attireranno maggiori investimenti in startup
Il settore che ha maggiormente beneficiato degli investimenti da parte degli investitori e del Governo è quello del digitaIe; in particolar modo l’ICT.
Connettività, banda ultralarga e Cloud sono gli asset vincenti: e-commerce e smart working non saranno possibili senza questi tre importanti ingredienti.
Il governo punta alla digitalizzazione, stanziando fondi destinati a digitalizzare la Pubblica Amministrazione, migliorando, così, il servizio offerto ai cittadini.
I finanziamenti previsti, serviranno anche a supportare il lavoro di startup e aziende innovative italiane, attive nel settore della digitalizzazione dei servizi e della programmazione di software che mirano a creare sistemi sempre più avanzati.
Infine, un altro settore in forte crescita è quello del gaming. Nel Decreto Crescita è stato stanziato un fondo da 4 milioni di euro per finanziamenti a fondo perduto destinati al settore delle startup dei videogame.
Hai una startup e vuoi studiare una strategia efficace per raccogliere fondi e farla crescere?
1 Commento