Il colore è come un codice per la nostra mente, che richiama in automatico emozioni e stati d’animo.
Il semaforo è l’esempio per eccellenza: tutti attribuiamo lo stesso significato di pericolo e allerta al rosso e all’arancione, mentre il verde è il lascia passare.
Le sensazioni legate ai colori possono essere inquadrate in un modello che vale più o meno per tutti, ma bisogna tenere conto di alcuni aspetti che influenzano la psicologia dei colori.
Secondo alcune teorie, come l’ipotesi di Sapir-Whorf, la lingua influenza il nostro modo di pensare, e di conseguenza influenza anche le sensazioni legate ai colori.
Il clima, invece, influenza la preferenza per i colori caldi o i colori freddi: le persone che vivono in paesi tropicali generalmente amano il giallo, il rosso e l’arancio, mentre chi vive in zone fredde preferisce tinte come il blu e il bianco.
In base al mercato a cui ci si rivolge è necessario considerare gli aspetti religiosi e culturali. Se in occidente il bianco è visto come simbolo di purezza, in Cina questo colore è associato al lutto. Il verde per i musulmani rappresenta il paradiso, per questo va usato con cautela.
Ecco una panoramica dei colori associati alle emozioni per il mondo occidentale.
La psicologia dei colori: emozioni e settori di marketing correlati
Sei curioso di scoprire qual è la psicologia dei colori? Continua a leggere il nostro approfondimento di oggi.
Bianco. Il bianco è il colore della purezza e spesso viene associato ad aspetti religiosi o ai matrimoni. Viene impiegato anche nel settore medico e dell’igiene, perché richiama alla pulizia. Mentre nell’ambito del design allude alla perfezione e al minimalismo, a cui aspirano Sony e Cartier.
Giallo. Questo colore richiama alla solarità e vivacità tipica dei bambini, per questo viene impiegato spesso dai brand che si occupano d’infanzia o di cultura e istruzione come National Geographic. È simbolo anche di creatività, energia e ottimismo, per questo lo usano anche Hertz e Nikon.
Arancio. Continua il nostro focus sulla psicologia dei colori con l’arancio, che richiama all’allegria e all’energia. Infatti, viene spesso impiegato dai marchi di bevande come Fanta. Trasmette anche una certa fiducia, per questo viene associato al settore bancario, ad esempio come ING e Mastercard. Si abbina bene anche al settore tecnologico, perché richiama all’innovazione; in questo campo lo usa anche Amazon.
Rosso. È il colore dell’amore e della passione, ma anche dell’urgenza e del pericolo. Spesso viene associato ad offerte a tempo per invogliare ad effettuare una conversione. Alcuni marchi lo usano nella sua accezione di energia e vitalità, come Kellogg’s e CocaCola. Altri lo ricollegando al settore della tecnologia come Netflix, Adobe e Canon.
Rosa. Viene impiegato spesso il rosa per rivolgersi ad un target femminile o per dare una sensazione di dolcezza e tenerezza nell’ambito dell’infanzia. L’esempio perfetto è Barbie. Il rosa richiama anche ai sapori dolci, quindi viene associato anche al settore dei dolciumi.
Continuiamo il nostro focus riguardo la psicologia dei colori con il viola, blu, azzurro, verde, marrone e nero.
Viola. Questo colore ispira nelle donne una certa saggezza e sensualità. Viene spesso usato da marchi che si occupano di bellezza e cura delle pelle, ma anche fashion perché richiama alla moda. Gli uomini, invece, lo attribuiscono al settore del lusso.
Blu. Il blu dà fiducia e sicurezza, non a caso è utilizzato da PayPal e Visa. È l’ideale per tutto ciò che richiama alla tecnologia, come fanno Facebook, Samsung e Nokia.
Azzurro. Questo colore richiama al mare, ma anche alla cura della persona e all’igiene, oltre che alla tenerezza e alla calma. Per questo, lo hanno usato Pampers e OralB.
Verde. Il verde viene associato alla natura e al relax. È ideale per i loghi del settore ambientale, ricreativo e della salute. Richiama alla freschezza e alla tranquillità, per questo è il colore scelto da Holiday Inn. Invece Android vuole comunicare un senso di sicurezza.
Marrone. Anche il marrone richiama alla natura, oltre che al caffè e al cioccolato. È un colore caldo e rilassante, ideale per marchi che operano nel settore della natura. Richiama anche alla semplicità e ad una vita sana.
Nero. Infine, nella nostra psicologia dei colori non poteva mancare il nero. È il colore del lusso. Viene usato spesso per marchi di abbigliamento di alta gamma come Chanel e Dolce&Gabbana, spesso insieme al color oro. Comunica anche una certa autorevolezza, per questo lo scelgono professionisti come avvocati o architetti.
Creare la propria Brand Identity con un logo memorabile
Compresa la psicologia dei colori, parliamo di brand identity.
Ogni brand, in base al settore di riferimento e ai valori che vuole trasmettere avrà una palette di colori ideali tra cui scegliere.
Per le startup è molto importante prestare attenzione alla creazione della propria brand identity per essere il più possibile riconoscibile e inquadrarsi perfettamente nell’ambito in cui opera.
Il logo è uno degli aspetti fondamentali e va studiato bene con l’aiuto di un grafico professionista. Per essere efficace deve essere originale, composto da un massimo di 3 o 4 colori e le linee devono essere semplici.
Un buon logo accresce l’immaginario del brand e per imporsi tra i concorrenti deve essere riconoscibile e memorabile.
Se i clienti o potenziali clienti riusciranno a comprendere valori, ideali, settore merceologico, tratti distintivi e vantaggi del tuo brand soltanto dal logo, allora avrai creato una brand identity memorabile.
Call to action: la psicologia dei colori per generare conversioni
Infine, oltre la psicologia dei colori e della brand identity c’è la call to action.
Le cta devono essere studiate per attirare l’attenzione del visitatore del sito web. Tutti i nostri sforzi di marketing andranno persi se scegliamo un colore sbagliato per le call to action.
Il rosso e l’arancione sono i colori su cui l’occhio cade più facilmente, ma spesso danno una sensazione di pericolo o allerta. Presta quindi attenzione all’azione che inviti a fare, usali se quello che gli utenti stanno per fare è davvero importante.
Un buon modo per scegliere i colori dei bottoni di conversione è quello di rimanere in tema con il colore generale del sito. Ricorda però di scegliere una tonalità più scura o brillante per farli risaltare, altrimenti passeranno inosservati.
Potresti anche aggiungere un effetto alla CTA, quando gli si avvicina il mouse, ad esempio l’effetto rimbalzo o un leggero ingrandimento del pulsante.
Neanche il testo della call to action deve essere lasciato al caso. Non usare il “Clicca qui”, ma dai sempre una spiegazione di quello che succederà cliccando sul pulsante. Avrai maggior successo scegliendo una breve frase originale come copy.
Edita il testo mettendolo in grassetto o usando un carattere ben leggibile. Il colore del testo deve essere in contrasto con quello del bottone; in genere le scelte migliori sono semplicemente nero o bianco.
Se noti che le tue CTA non funzionano come dovrebbero o sei indeciso su alcune combinazioni di colori, puoi effettuare i Test A/B. Cioè puoi mettere a confronto due diverse soluzioni e sottoporle al tuo pubblico.
Avrai maggiori conversioni dalla combinazione di colori preferita dagli utenti.
Vuoi qualche suggerimento su come strutturare la tua brand identity?
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