Oggi ti parlo di Linkedin per startup, in particolare di come poter sfruttare questa risorsa per il tuo progetto. Ho scelto di battere l’argomento perché questo social è troppo spesso sottovalutato, eppure a mio modo di vedere è da ritenersi una risorsa fondamentale nelle strategie di ogni azienda, a maggior ragione se formatasi da poco.
Linkedin per startup: perché è un’opportunità?
Perché Linkedin è un’opportunità per vendere i propri servizi? Ne ho parlato con Roberto Verde, autore di “How to be a LinkedIn Hero“.
“Linkedin è in un momento cruciale“, spiega Verde “un po’ come Facebook nel 2008 e nel 2010 in cui era facilissimo accaparrarsi migliaia di like senza spendere un soldo in pubblicità, ma generando un seguito fortissimo da dirottare sulla vendita dei propri prodotti e servizi“.
Ma perché sta accadendo questo? Verde ha sottolineato un aspetto importante: nei primi anni di vita, i social e i loro algoritmi favoriscono l’engagement per un motivo piuttosto intuibile. È più facile rimanere all’interno di una piattaforma in cui è facile raggiungere decine di migliaia di persone.
“Attualmente in Italia, e più in generale in Europa, LinkedIn conta ancora pochi utenti rispetto ad altre piattaforme social. Se ad un algoritmo allenato a diffondere contenuti senza advertising aggiungiamo l’assenza di forte concorrenza e profili estremamente in target otteniamo caratteristiche efficaci per raggiungere migliaia di persone anche senza budget“.
A tal proposito posso raccontare la mia esperienza: quando ho cominciato a nutrirlo avevo solo 800 follower, in un anno e mezzo sono riuscito a portarlo a 30mila con decine di startup che mi contattano ogni giorno.
Come iniziare a cogliere questa opportunità?
Ho posto questa domanda a Roberto Verde, il quale mi ha risposto con una considerazione che ho ritenuto molto calzante: sfruttare il profilo personale così da rendere il rapporto con il pubblico maggiormente empatico.
Il profilo di Linkedin diventerà un canale vendita vero e proprio. Cura Bio e Headline, fai estrema chiarezza su cosa vendi e a chi: non ha senso limitarsi a ruolo ricoperto e skills. Una volta fatto ciò inizia a lavorare per raggiungere il maggior numero di persone possibili con contenuti che comunichino il Valore che offri ai clienti. L’unico motivo per non fare ciò è accertarsi che non esistano interlocutori: in tal senso è possibile utilizzare il sales navigator.
L’importanza della headline
L’Headline può essere trasformata in uno strumento che attiri click? Assolutamente sì. “Una headline con un copy performante è una possibilità di attirare click al pari di un annuncio Google, con la differenza che si tratta di uno strumento gratuito!”, ha sottolineato Roberto Verde, che spiega perché la cura della headline è fondamentale:
- hai l’opportunità di mostrare a migliaia di persone un copy
- puoi scatenare un click
- puoi rimandare persone, potenzialmente in target, a una pagina di atterraggio
Un esempio può essere la pagina Linkedin di Roberto Verde, la cui headline indica i benefici che il pubblico può ottenere. Insomma si tratta di 200 caratteri che possono essere sfruttati e aprire un mondo di opportunità.
Ovviamente è possibile inserire informazioni che possono incrementare l’autorevolezza del profilo. Ad esempio, “ad esempio +300 clienti”.
Linkedin e Landing Page
Immagine di copertina coerente con la value proposition; una headline; una bio con 1000 caratteri a disposizione: il profilo Linkedin può essere trattato alla stregua di una landing page.
In particolare, la bio se ben curata può fare da traino ad una call to action altrettanto efficace. “Chiaramente bisogna lavorare di copy. Omero ci ha insegnato l’importanza dello storytelling, sfruttarlo è decisivo. Per quanto mi riguarda il profilo Linkedin è a tutti gli effetti una landing page in grado di generare lead“.
Per saperne di più: ti consiglio di ascoltare il webinar con Roberto Verde
Come raggiungere le persone in automatico?
“Esistono diversi tipi di piattaforme che forniscono automatismi per raggiungere contatti“, chiarisce Roberto Verde “Alcune molto poco costose, ad esempio Linked Helper, che funziona tramite estensione Chrome. La maggior parte dei bot di questa fascia di prezzo funziona così. Attenzione però, perché si tratta di azioni pericolose, perché Linkedin può accorgersi facilmente che qualcosa non va e punire il profilo di conseguenza, ossia con il ban”.
“Altri bot sono più costosi, perché giocano su tecnologie più avanzate, ma anche più efficaci perché forniscono automatismi quanto più naturali possibili, capaci di lambire tutti i livelli del funnel”
Come creare contenuti di valore?
Sfruttare lo storytelling. Ovvero, per dirla alla Roberto Verde fornire contenuti che raccontino una storia in coerenza con la value proposition.
Dobbiamo vendere abbonamenti a una piattaforma dedicata a startupper? Perché raccontare semplicemente le feature e non una storia legata a quella piattaforma? Magari il signor Mario Bianchi che grazie a quel servizio ha ottenuto successo.
In questo modo ottenere attenzione, commenti, condivisioni (da considerare lead da ricontattare) sarà molto più facile.
Il Retargeting
Ultimo argomento: il retargeting. Verde ricorda che è possibile creare dei pubblici basati su chi ha interagito con un determinato contenuto semplicemente tramite URL. In questo modo è facile creare pubblici estremamente segmentati, che hanno interagito con i tuoi post e in target con i messaggi che stai dando.
Podcast Per startup
Hai trovato interessanti questi spunti? Puoi averne ancora tramite i miei Podcast per startup!
Ti invito a seguirli e a condividerli sui social. Buon ascolto!
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