Come si può gestire un progetto startup? Qui i miei consigli!
Eccoci di nuovo qui a parlare di organizzazione aziendale per startup, ti starai chiedendo perché insisto molto su questa parte, semplice: senza una buona organizzazione nessuna azienda o startup è riuscita ad ottenere i risultati sperati.
Il project manager è la punta di diamante di un’organizzazione solida e produttiva di una startup, un condottiero che guida il team anche quando le cose non vanno bene.
Le soft skills di un project manager agile
Chi è il project manager di un progetto startup? Che cosa fa?
Spesso si pensa che abbia delle hard skills, che sia una persona con conoscenze approfondite di tool manageriali, ma in realtà questo pensiero è solo una piccola parte del ruolo che ricopre una figura manageriale.
Di seguito ti spiego perché.
Le soft skills in un’organizzazione come una startup sono le caratteristiche che fanno la vera differenza, in breve tutto quello che riguarda cultura, personalità ed esperienza professionale in un contesto innovativo vincono sulla preparazione.
Facciamo un passo indietro, le hard skills sono competenze riferite al core business aziendale e possiamo vederle di seguito:
- conoscenza della lingua inglese;
- uso di programmi e pacchetti informatici come Microsoft office (nelle posizioni informatiche ovviamente WordPress e Java Script);
- attestati e corsi di formazione verticali su uno specifico ambito;
- utilizzo di specifici macchinari e strumenti utili alla produzione se l’azienda lo richiede;
- conoscenza dei tool manageriali quali Asana, Trello ecc.
Ora per candidarti ad una posizione senior le competenze elencate sopra servono, ma non sono sufficienti.
In un colloquio di lavoro i recruiter sono attenti anche alla personalità. Infatti, un project manager prima di saper fare deve avere le seguenti attitudini e caratteristiche:
- Saper ascoltare
- Ottime capacità comunicative
- Motivare il team
- Saper negoziare
- Gestire i conflitti
- Resistenza allo stress
- Problem solving
- Creatività e proattività
- Concentrazione e attenzione ai minimi dettagli.
Credi che sia finita qui? Assolutamente no.
Quello che ti ho mostrato finora è la prima base, ma nel mondo dell’innovazione e delle startup serve una conoscenza della metodologia agile.
Sei curioso di sapere di più su come gestire un progetto startup?
Bene, continua a leggere il focus di oggi!
Progetto startup, l’organizzazione aziendale: L’Agile Project Manager
Secondo uno studio di Digital4, l’approccio agile al lavoro è stato concepito per far fronte ai limiti percepiti del metodo a cascata, che trae le sue origini dal metodo manifatturiero basato sulla catena di montaggio del 1913 di Henry Ford, applicato più tardi allo sviluppo di software e di progetti generali.
Dalla sua nascita nel 2001, lo sviluppo agile si è fatto strada nel settore dell’innovazione e del project management.
Ora andiamo a vedere le caratteristiche di un leader orientato all’innovazione:
- Leader di sé stesso – ciascun project manager deve prima “saper essere leader di sé stesso” e solo dopo poter aspirare a diventare leader per gli altri, avere chiaro dove vuole arrivare e con quali mezzi;
- Intelligenza emotiva di Goleman- consiste nell’abilità di monitorare e di gestire le proprie emozioni e sensazioni al fine da poter “guidare” le proprie azioni e il proprio pensiero (cit. P. Salovey and J. Mayer);
- Coinvolgere il team nelle decisioni – analizzare e coinvolgere il gruppo di lavoro nello svolgimento di azioni che possono anche essere non direttamente affidate al singolo, ma importanti per allineare il gruppo e orientarlo verso una visiona comune;
- Trustworthy – la fiducia in sé stessi;
- Capacità di adattamento – aver personalità nel capire l’ambiente e nell’integrarsi con esso facilmente e senza pregiudizi;
Ti sei riconosciuto in questi punti?
Se sì sei sulla buona strada, se no significa che devo mostrarti un metodo semplice e intuitivo per orientarti nell’organizzazione aziendale.
Un project manager di un progetto startup che ha queste caratteristiche è sicuramente un condottiero, capace e sicuro, ma come puoi scoprirlo? Ti consiglio di effettuare il test delle personalità che si trova gratuitamente su internet, di seguito il link.
Nella metodologia agile riconosciamo anche lo scrum, un processo per la divisione del progetto in più fasi, chiamate Sprint.
Dedicheremo un articolo anche a questo metodo, prima voglio farti capire come gestire un progetto e auto-gestirti.
Progetto startup, da dove partire: il metodo PDCA
Nell’articolo precedente abbiamo parlato di PDCA, adesso approfondiamolo meglio.
Il metodo PDCA si può applicare ad una startup, ma anche alla vita di tutti i giorni attraverso 3 cicli:
- CICLO DI MANTENIMENTO: se il vostro check e do funziona correttamente, significa che siamo nella fase di mantenimento del progetto e che tutto può continuare così. Serve un costante controllo per far sì che il processo continui a dare i risultati attesi.
- CICLO DI CORREZIONE: se ci troviamo in un momento dove il check è negativo possiamo optare per due strade:
-il rimedio, ossia l’azione immediata finalizzata a correggere gli effetti;
-la prevenzione, ossia l’azione pianificata finalizzata a rimuovere le cause.
3. CICLO DI MIGLIORAMENTO: quando la fase di mantenimento continua ad essere positiva possiamo valutare una fase di miglioramento, ovvero una programmazione di nuovi obiettivi volti a raggiungere un risultato che vada oltre le aspettative.
Come applicarlo nella vita di tutti i giorni?
Basta fare una programmazione quotidiana delle attività, motivarti costantemente e valutare se cambiare strada o persistere in quella già intrapresa.
Se vuoi un’azione mirata per correggere la tua organizzazione aziendale, secondo l’ottica dell’agile management, puoi fissare una call gratuita con il mio team.
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