Nei precedenti articoli abbiamo parlato della figura del CEO e delle 23 nuove call per startup. Oggi affronteremo un altro importante argomento, che probabilmente gli utenti cercheranno in questo modo: business plan schema.
Hai un’idea di business o di startup e sei arrivato al momento di redigere un business plan ma non sai come realizzarlo?? Cerchi lo schema con cui strutturare un business plan?
Il business plan è uno dei documenti che compongono l’investor deck, insieme al pitch e il financial plan, un set documentale che attesti l’unicità ed il valore della tua idea di business.
Continua a leggere l’articolo per scoprire il business plan schema semplice, veloce e a prova di investitore.
Business plan schema: Punto di partenza
Quando si parla di business plan si pensa subito che sia un documento necessario per la raccolta fondi. Ma lo scopo del business plan non è solo quello di convincere un intermediario finanziario ad investire su di noi, il suo obiettivo è prima di tutto farci prendere coscienza se stiamo per imbarcarci in qualcosa di fallimentare oppure no. Ossia va compreso se il progetto ha un mercato abbastanza ampio e se il piano economico finanziario risulta sostenibile.
Prima di iniziare a redigere un business plan devi aver chiaro alcuni aspetti fondamentali del tuo business come ad esempio il tuo target, ovvero coloro a cui vuoi vendere il tuo prodotto o il tuo servizio. Ovviamente, parlando di clienti target, non ci si riferisce solo a singoli individui, ma in alcuni casi anche alle aziende che diventeranno clienti.
Devi conoscere, in questo caso, la differenza tra Business to Business (B2B) e Business to Consumer (B2C). Nel primo caso il target del tuo prodotto o servizio si rivolge all’azienda. Nel secondo caso all’utente finale.
Sì deve poi avere chiaro quali sono mission e vision aziendali, i pilastri portanti del tuo business, e prima di iniziare con la stesura del business plan concedimi di fornirti tre pillole importanti:
● Prenditi il tuo tempo e approfondisci ogni punto del tuo business plan, bello o brutto ti aiuterà comunque ad avere chiari tutti gli aspetti dell’impresa che stai per avviare;
● Una volta ricevuto il tuo business plan non abbandonarlo ma cerca di farlo crescere insieme alla tua impresa, aggiornandolo e revisionandolo con cadenza mensile;
● Mentre lo scrivi pensa a chi lo sta leggendo e cerca sempre di essere sintetico, persuasivo e convincente.
Business plan schema: caratteristiche generali
Ogni azienda di successo ha sempre un piano d’azione studiato a tavolino, senza il quale, oggi con un mercato saturo e pieno di possibili competitor, sarebbe difficile continuare nel modo giusto il proprio cammino. Proprio per evitare che la tua impresa possa avere un esito negativo, ti fornisco un business plan schema, che ti aiuterà moltissimo nella pianificazione delle tua attività.
Devi sapere che in genere, il business plan deve indicare cosa si farà nei prossimi 3 o 5 anni e come si creerà valore, quindi come si guadagnerà e in quale misura.
Se sei una startup in fase pre seed, probabilmente ti basterà fare una previsione a 12-24 mesi, non oltre.
Ma non solo questo infatti devi anche indicare quanti soldi occorrono e occorreranno per partire, per sviluppare e per ingrandire la tua attività. Dovrai conoscere il valore pre money della tua startup.
Lo scopo rimane convincere te stesso e i tuoi soci ad investire il tuo tempo e le tue risorse in un’idea di business profittevole in cui credere e puntare tutto. Inoltre, bisogna convincere gli investitori della bontà del business e magari finanziarlo tutto o in parte.
Business plan schema
Vediamo adesso il business plan schema.
Un business plan generalmente è strutturato con questi argomenti chiave:
1. Disclaimer
importante prevenire qualsiasi futuro problema legale per la tua startup non essendo una attività di sollecitazione al pubblico risparmio ma semplicemente una presentazione delle potenzialità del tuo progetto a potenziali investitori professionali interessati a sostenere il progetto con un investimento nel capitale di rischio.
2. L’azienda
Va presentata l’azienda con tutti quegli aspetti di fondamentale importanza che l’investitore vuole conoscere e la sua forma giuridica.
3. Mission e vision
Va trasferita all’investitore la vision che si ha e come vogliamo arrivare a quegli obiettivi. Si deve dare anche risalto alla motivazione, un aspetto molto importante per un progetto imprenditoriale. Molto spesso si tende a sottovalutare questo aspetto, ma in realtà è fondamentale per un investitore capire quali sono le motivazioni che portano a scegliere la strada del rischio imprenditoriale.
4. Prodotti e servizi
Va spiegato il prodotto e l’innovazione che porta sul mercato di cui un sotto paragrafo comprende anche i competitor e i futuri prodotti e servizi. Bisogna partire con una descrizione sintetica dell’idea imprenditoriale, che prodotto o servizio abbiamo creato, le caratteristiche tecniche, i punti di forza e di debolezza e il prezzo.
5. Needs
Ogni startup parte da un problema. E’ fondamentale quindi far comprendere che need si va a risolvere e quale è il target di clientela a cui ci si rivolge.
6. Mercato
In questo paragrafo viene analizzata la quota di mercato in cui il tuo progetto si inserirà e quali sono le prospettive future (TAM SAM SOM) i relativi trend va fatta una analisi PEST ed una analisi SWOT si analizzano le dimensioni la domanda e i target obiettivo. In questa parte dobbiamo mostrare i risultati della nostra indagine di mercato, il target di riferimento, la concorrenza e il trend del settore.
7. Modello di business e milestones
Importantissimo analizzare il business model della startup i canali di revenue previsti come e quando attivarli che risultati si prevede diano e come andranno attivati. Il tutto andrà corredato da una roadmap di sviluppo. Vanno anche analizzati gli strumenti per il raggiungimento degli obiettivi. In questa sezione dobbiamo inserire tutto ciò che è funzionale al raggiungimento dei nostri obiettivi di business come una descrizione della sede produttiva, il processo di produzione, le tecnologie utilizzate e un elenco dei fornitori (se presenti).
8. Strategie di Marketing on line ed off line
Va sviluppato un piano di marketing per capire che canali attivare . Qui è richiesta la creazione di un piano di marketing consono alla ricerca di mercato. Bisogna utilizzare la regola delle 4P del marketing che include: prodotto, prezzo, punto vendita e promozione. Altro aspetto da non sottovalutare anzi fondamentale è relativo alla creazione di una buyer persona a cui rivolgere il nostro piano.
9. Team e piano organizzativo
La prima cosa che un investitore guarda è il team! Per cui un intero paragrafo è dedicato al team al piano assunzioni ed al piano organizzativo. In questo caso bisogna indicare le professioni e le esperienze precedenti. Bisogna definire i ruoli e le funzioni interne ed esterne (se necessarie) da implementare nel team. Chiude una parte dedicata al coordinamento e la gestione delle risorse umane. In questa parte si dovrà anche analizzare l’organizzazione societaria, dovrà includere l’organico aziendale e i relativi cv e mansioni di ogni singolo dipendente, nonché l’inquadramento professionale di ognuno di loro. Da non dimenticare l’aggiunta del piano di lavoro, gli orari e i turni di lavoro.
10. Piano Finanziario
In questo paragrafo si riporta tutto ciò che si è in dettaglio analizzato nel documento del financial plan per cui si analizza il conto economico il piano finanziario la premoney evalutation e il bilancio. Qui bisogna dare risalto ai dati economici – finanziari. Bisogna sottolineare tutte le fonti di finanziamento, i metodi e le modalità di rimborso. Più nello specifico bisogna inserire la previsione dei costi di gestione, il conto economico e i ricavi di esercizio.
Con questo breve articolo spero di averti convinto a realizzare il business plan per la tua nuova attività imprenditoriale ed anche di esserti stato d’aiuto per strutturarlo al meglio!
Se vuoi ulteriore assistenza, supporto e i consigli di mentor esperti nella realizzazione del tuo business plan