Per una startup, un business angel non è solo un investitore, ma una vera e propria risorsa. Se stai per lanciare una tua idea di business e sei alla ricerca di un angel investor, dovrai perciò scegliere con cura a chi aprire le porte del tuo progetto. Infatti, non si tratta solo di valutare gli aspetti economici, ma anche (se non soprattutto) esperenziali del B.A.
Chi sono i Business Angel?
Dove trovare e come scegliere un Business Angel, dunque? Iniziamo dal definire un ritratto a partire da diversi studi che sono stati effettuati sull’argomento. Generalmente si tratta di una persona:
- con istruzione elevata
- con un importante bagaglio professionale alle spalle
- con esperienza in gestione aziendale
- con un patrimonio consistente
In particolare, come afferma la ricerca Il Mercato dell’Angel Investing in Italia pubblicata a giugno 2021 da IBAN, “Il Business Angel italiano è in media un uomo tra i 40 e 55 anni, con un livello di istruzione alto o molto alto. Ha un passato professionale per lo più in ruoli dirigenziali (41%) ed attualmente svolge attività di imprenditore (48%) o di libero professionista (24%). La componente femminile tra i Business Angels si stabilizza all’11%, in diminuzione rispetto al 17% degli anni precedenti“.
Inoltre, “Il Business Angel medio ha a sua disposizione un patrimonio tra 1 e 2 milioni di Euro, di cui circa l’11% dedicato ad operazioni di angel investing (valore stabile rispetto al 2019), per un portfolio di circa 6 aziende (valore aumentato rispetto al 2019). Il 55% del campione dichiara di voler aumentare nei prossimi anni la propria quota di patrimonio dedicata all’investimento in Startup ed il
39% dichiara di volerla mantenere costante, solo il 6% dichiara di volerla diminuire“.
Uno dei dati più importanti da sottolineare è il fatto che, nonostante il periodo pandemico, la maggior parte degli angel investor abbia dichiarato di voler mantenere costante o aumentare i propri investimenti. Una iniezione di fiducia per chi ha scelto di lanciarsi nel mondo delle startup.
Come sceglierli
Il Business Angel ideale è colui che, alla solidità patrimoniale, affianca una grande esperienza nel settore imprenditoriale e/o manageriale.
Oltre alla valutazione del patrimonio a disposizione, la scelta di un BA deve assolutamente passare per tre domande fondamentali:
- chi è l’Angel Investor?
- cosa ha fatto in passato?
- in che progetti è stato impegnato?
La mia esperienza
Sono un imprenditore seriale, innovatore, startup coach e da anni mi occupo di investimenti in startup. Nel corso della rubrica “Un’ora al Massimo” ho avuto il piacere di parlare delle mie esperienze passate (così come dei progetti futuri) in compagnia di imprenditori e innovatori come Luigi Foscale, Andrea Pambianchi, Roberto Tomei, solo per fare qualche nome.
Ti invito ad ascoltare alcune delle puntate dei miei webinar per conoscere più approfonditamente sia il mio passato professionale che, più in generale, il mondo delle startup italiane.
Dove trovare i business angel: gli investimenti di Grownnectia
Sono Ceo di Grownnectia, l’azienda che supporta l’attività delle startup con un team di esperti di primo profilo. Dal 2019 Grownnectia investe in nuovi progetti di business con l’obiettivo di realizzare un portfolio investimenti ad alto potenziale, in particolare lo sguardo è rivolto a startup in fase pre-seed e seed, con un gruppo di lavoro capace di fare la differenza e di migliorare il mondo delle startup italiane.
Cosa cercano i Business Angel?
Ma come convincere un business angel a investire nella tua startup? In questo caso, ci viene incontro uno studio condotto da Andrew Maxwell, Scott Jeffrey e Moren Levesque, secondo il quale i business angel operano le loro scelte in base ad alcuni criteri specifici.
- Innanzitutto il business modelling. Qual è l’idea di business che scorre alla base della tua startup? Si tratta di una idea validata?
- Il bene o servizio ha un mercato di riferimento con un potenziale di crescita?
- La proprietà intellettuale del prodotto a chi appartiene?
- A che punto è lo sviluppo del prodotto?
- Il team: ha talento e/o esperienza? Da chi è composto il management?
- La strategia di marketing: esiste? E, se c’è, in che modo è stata strutturata?
Si tratta di domande importanti, la cui risposta può essere supportata da un modello canvas per startup. In questo senso, voglio presentarti il mio libro “The Startup Canvas. Il metodo per trasformare un’idea in un successo sicuro“, una vera e propria guida operativa con i contributi, fra gli altri, di Jacopo Mele, Gian Luca Comandini, Raffaele Gaito, Marco Merangola.
Mettere nero su bianco la tua idea di business attraverso un canvas ad hoc, infatti, ti aiuterà a svilupparla e a renderti chiara la direzione da intraprendere.
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