I percorsi di accelerazione possono rappresentare una svolta per ogni idea imprenditoriale e possono portarti rapidamente al successo con un supporto adeguato fin dalle prime fasi.
Y Combinator è uno degli acceleratori per startup più importanti al mondo. Se hai un’idea che reputi vincente e ti serve una mano per metterla in pratica, puoi presentare la tua domanda e partecipare alle selezioni.
Ma quali sono i requisiti per inviare la propria candidatura? E su cosa puntare per emergere ed essere scelti tra le tante startup che si rivolgono a Y Combinator?
L’acceleratore per startup della Silicon Valley
Y Combinator ha la sua sede nella Silicon Valley, precisamente a Palo Alto. Proprio da qui, l’incubatore per startup ha contribuito all’ascesa di imprese, che sono diventate leader mondiali nel loro settore. Dal 2005, l’anno di fondazione di Y Combinator da parte di Paul Graham, sono state lanciate pubblicamente più di 2000 aziende.
Conta circa 40 specialisti al suo interno e riceve oltre 13.000 application l’anno.
Due volte all’anno, infatti, vengono aperte le candidature ai fondatori di startup attraverso questo link https://www.ycombinator.com/apply/. Il prossimo programma sarà nei mesi Giugno-Agosto 2020 e l’application si aprirà dal 16 Marzo 2020.
L’acceleratore si impegna ad investire 150 mila dollari in moltissime startup, in cambio del 7% dell’azienda. Attraverso un’attenta selezione da parte di team esperti, vengono scelte le idee migliori scommettendo sulla genialità dei fondatori e sulla loro capacità di lanciare startup disruptive.
E’ un acceleratore che non offre spazi di coworking compresi nel loro percorso, ma chiede che le startup si organizzino in maniera autonoma.
I requisiti per candidarsi all’incubatore per startup
Naturalmente il requisito indispensabile per poter accedere all’incubatore per startup
è avere un’idea che sia in uno stato già avanzato.
Oltre ad un’intuizione convincente, dovrai avere le idee molto chiare sugli eventuali problemi che affronterai e sulle modalità di realizzazione del progetto. Non dimenticare di esporle in modo sintetico per far trasparire il potenziale che intravedi, ma senza utilizzare un linguaggio troppo commerciale. Con questa candidatura non stai cercando un pubblico, ma un investitore, quindi qualcuno che entri a far parte della tua squadra e che abbia voglia di scommettere su di te.
Prima di presentare la domanda è richiesto di allegare una demo del progetto (o un MVP). Valuta di inserire anche una video presentazione per essere più esplicativo possibile. In questo modo, i selezionatori potranno analizzare in anteprima il progetto.
Utilizza lo spazio dedicato alle persone del team di fondatori per far capire che tu e i tuoi collaboratori siete delle persone fuori dal comune. In questi casi, un pizzico di follia è ben accetto se permette un approccio diverso ai problemi e porta a soluzioni alternative,
Il processo selettivo
L’incubatore per startup apre le porte alle candidature per ottenere finanziamenti soltanto due volte all’anno. In queste occasioni si può presentare la propria idea.
Nella pagina dedicata alle candidature, sul sito aziendale, è spiegato come per il team sia difficile a volte capire quanto un’idea sia davvero valida. Per avere una maggiore probabilità di superare questo step selettivo, quindi, è necessario essere chiari e concisi fin da subito, facendo trasparire le vere potenzialità del progetto.
Se l’idea sembra interessante, l’esaminatore procede a leggere la descrizione del team di fondatori. In questa sezione del modulo vengono ricercate persone valide, anche a prescindere dall’idea iniziale. Se il team convince l’esaminatore, ma l’idea è mediocre, è possibile che venga comunque scelta quella startup per sviluppare un progetto diverso da quello iniziale. Anche il track record dei fondatori è un elemento di valutazione che riveste un peso rilevante nell’iter di selezione.
Una volta che il selezionatore avrà apprezzato i candidati, si chiederà quali sono gli ostacoli che dovrà superare quel progetto. È sempre meglio dimostrare di essere consapevoli delle difficoltà che rischiare di vedersi demolire il proprio progetto in pochi minuti per aver sottovalutato qualche aspetto fondamentale. D’altronde l’esaminatore ha solo pochi istanti per ragionare sull’idea, i fondatori invece dovrebbero averci pensato su per diverso tempo.
A questo punto è la volta della valutazione degli allegati: demo ed eventuale video.
Da non sottovalutare è la compilazione della domanda relativa alle altre idee che erano venute in mente ai fondatori. Non è raro che una startup si dedichi con successo ad un’idea che inizialmente era stata scartata.
La fase di accelerazione
Chi supera questa scrupolosa selezione avrà a disposizione la collaborazione degli esperti di Y Combinator che lavoreranno insieme al team di fondatori in questo incubatore per startup davvero unico al mondo. Il loro supporto fin dai primi attimi di vita dell’idea imprenditoriale darà un’importante spinta al business per proseguire nella giusta direzione.
Trasferendosi nella SIlicon Valley per tre mesi, i fondatori si dedicheranno inizialmente allo sviluppo dell’idea. Poi dovranno darsi un obiettivo per riuscire a misurare efficacemente i progressi, fino ad arrivare allo sviluppo del prodotto. Questa prima versione sarà poi presentata di fronte ad una selezionata platea di pubblico durante il Demo Day, quando potrai testare l’interesse degli investitori e della stampa.
Nel Demo Day si potrà pichare ed il pitch ha una durata di 2,5 minuti. Le startup selezionate hanno un elemento comune: la crescita rapida, una delle caratteristiche chiave per Paul Graham.
Proprio quest’ultima fase, che coincide con la fine del processo di accelerazione della startup, è la punta di diamante di Y Combinator che ti permette di rivolgerti subito al mercato.
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