Hai un’idea per una startup, ma non sai come compilare il canvas del modello di business. Esempi e strategie di 3 leader di mercato nel proprio settore possono essere un buon punto di partenza per trarre ispirazione.
Ma che cos’è un modello di business? Si tratta del modo in cui un’azienda crea valore dalla vendita di un prodotto o di un servizio. Offrire questo valore ai propri clienti significa trasformarlo in un flusso di ricavi, che permetterà la crescita e lo sviluppo dell’azienda.
Continua a leggere per scoprire il motivo del successo di Google, Amazon e Ikea e quali sono i business model canvas più utili per le startup.
Leggi il nostro focus su modello di business esempi!
Modello di business Esempi di aziende che hanno fatto la storia
Adesso dovresti aver chiaro che cos’è un modello di business. Esempi e strategie di alcune delle più grandi aziende potrebbero esserti utili per guardare la tua idea di startup da un’altra prospettiva e scoprire nuove possibilità.
Prendi spunto da colossi del web come Google, il leader del settore e-commerce come Amazon e aziende che hanno fatto la storia dell’arredamento low-budget come Ikea.
Il modello di business di Google
L’esempio di modello di business di Google potrebbe sembrare quasi banale: la stragrande maggioranza dei suoi guadagni deriva dalla pubblicità.
Ma coma mai è così efficace? Non è per nulla scontato riuscire a guadagnare dall’advertising e il meccanismo che sta alla base di questo business model si fonda sull’offerta di servizi gratuiti.
Dal motore di ricerca alla casella di posta elettronica, dalle mappe allo spazio di archiviazione, Google offre moltissimi servizi di alta qualità e, soprattutto, gratuitamente a tutti gli utenti.
In questo modo, attira sui suoi spazi un notevole traffico, a cui può mostrare degli annunci. Le aziende, a loro volta attratte da un così vasto pubblico, sono disposte a pagare per comparire per prime sugli schermi degli utenti in target.
E così si innesca il meccanismo di creazione di valore di Google, sia per gli utenti che per le aziende alla ricerca di clienti.
Naturalmente, accanto a questo canale di revenue, c’è anche l’upgrade ai piani a pagamento che sono disponibili per ogni servizio che Google offre gratuitamente. Si tratta però soltanto di una minoranza di fatturato derivante dagli accessi ai servizi a pagamento.
Il business model di Amazon
Amazon nasce come un semplice e-commerce di libri, ma, oggi, è diventato un vero e proprio punto di riferimento, non soltanto per chi acquista online, ma anche per gli imprenditori!
Il modello di business di Amazon è piuttosto complesso. Indubbiamente, il core business è la vendita di prodotti. A sua volta, si può suddividere in 3 diversi tipi di vendita:
- Amazon stesso vende e spedisce prodotti;
- prodotti venduti da aziende terze, ma spediti da Amazon;
- aziende terze si occupano della vendita e spedizione dei prodotti.
Oltre ad Amazon Prime, un abbonamento pensato per fidelizzare il cliente, il colosso di Jeff Bezos ha decisamente ampliato i propri orizzonti offrendo ulteriori servizi.
Uno di questi è Amazon Web Service, cioè un insieme di servizi informatici specializzati, rivolti a startup ed aziende. Altre fonti di guadagno sono Amazon Music, Kindle e Audible, dove Amazon guadagna sia dagli utenti che dalle aziende che desiderano fare pubblicità attraverso questo canali.
Ultimo, ma non per importanza, è Twitch, la più importante piattaforma di streaming per videogiochi, acquisita da Amazon nel 2014.
Inoltre, negli Stati Uniti Amazon punta anche a diventare leader indiscusso del settore farmaceutico lanciando Amazon Pharmacy, permettendo quindi ai suoi clienti statunitensi di acquistare farmaci tramite l’e-commerce e riceverli comodamente a casa.
Scopri di più sull’adozione delle innovazioni per crescere e prendi spunto dalle storie di Amazon, Tesla e Spotify.
L’esempio di business model di Ikea
Il modello di business di Ikea si basa su una politica di prezzi bassi e alti volumi di vendita. È proprio questo che ha trasformato un’azienda nata per la vendita di gioielli, portafogli e penne nel colosso del settore dell’arredamento che tutti conosciamo.
Ikea ha giocato sapientemente con l’economia di scala, posizionando i propri punti vendita nelle città più popolose. L’offerta di arredamento a basso costo, poi, ha fatto il resto!
Ma com’è riuscita a ridurre così tanto i prezzi?
Semplice! Eliminando tutti costi non necessari attraverso queste strategie:
- imballaggi piatti: meno spazio per ogni mobile è un vantaggio sia per il trasportatore che può portare più pezzi, sia per il cliente finale che riuscirà a portare a casa il suo acquisto più agevolmente.
- materiali meno costosi: una struttura in materiali ibridi consente un minor peso e un minor costo.
- design replicabile e realizzabile da una macchina: senza dover assumere molti falegnami, Ikea compone un team di progettisti che dà il progetto “in pasto” alla macchina. È lei ad eseguire il lavoro pesante.
- adattamento al mercato: approdare sul mercato di nazioni diverse con uno stesso design non avrebbe portato buoni risultati. Attraverso accurate ricerche di mercato, i progettisti hanno saputo declinare ogni prodotto in una versione adatta ad ogni Paese, andando incontro ai bisogni dei clienti. Ad esempio, le case Giapponesi hanno bisogno di sistemi modulari per adattarsi a stanze piccole.
- franchising: ulteriore fonte di guadagno è la commissione sul fatturato che Ikea chiede a chi sceglie di aderire e aprire un negozio Ikea.
Questa azienda ha saputo comunicare con il cliente in modo eccellente, trasformando quello che sarebbe stato visto dai più come uno svantaggio in un vero e proprio punto di forza.
Infatti, l’assemblaggio finale da parte del cliente fa leva sulla diffusa tendenza a dare più valore a qualcosa che si è costruito con le proprie mani.
Ovviamente, con la popolarità che ha raggiunto, Ikea oggi si può permettere di offrire anche il servizio di montaggio con un piccolo sovrapprezzo.
Modello di business Esempi di canvas da utilizzare
Utilizzare un canvas per mettere su carta il proprio modello di business è assolutamente indispensabile per focalizzare i punti salienti della propria idea e quello che la renderà unica.
I canvas da utilizzare sono diversi, ognuno ha le proprie caratteristiche.
Tra i più utilizzati ci sono il Business Model Canvas ed il Lean Canvas. Entrambi validi per una definizione strategica della startup, riscontrano però delle carenze dal lato dello sviluppo.
The Startup Canvas è il nuovo modello per progetti startup. Si propone come strumento utile ad integrare nel modello elementi innovativi tra cui il fund raising, l’identificazione del problem-solution fit, ma anche le strategie di crescita e traction. Questi e tanti altri aspetti lo rendono un canvas estremamente dinamico, realizzato appositamente per le startup.
Se vuoi saperne di più leggi questo approfondimento sul modello di business esempi e canvas per startup a confronto.
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