In questo articolo ti guido verso la conoscenza delle 2 più importanti forme di crowdfunding: il reward crowdfunding e l’equity crowdfunding. Ti svelerò, inoltre, alcuni degli errori cruciali da evitare in fase di campagna. Continua a leggere l’articolo per sapere come funzionano!
Cos’è e come funziona il crowdfunding
Il crowdfunding è stato normato in Italia dalla Consob nel 2013. All’inizio non ha riscosso grande successo, ma a partire dal 2018 abbiamo avuto una grossa impennata nell’utilizzo di questo strumento.
Il funzionamento è basato sulla disposizione di un portale autorizzato dalla Consob (ovviamente ciò vale per il nostro Paese) che consente di pubblicare la proposta di ingresso in una startup, che può avvenire in varie modalità.
Scopri anche: come investire col crowdfunding
Le due forme più importanti
Le due forme più importanti sono il reward crowdfunding e l’equity crowdfunding. Quest’ultimo consiste essenzialmente nel cedere delle quote della propria società in cambio di denaro. Il reward è una forma di crowdfunding più complessa. Le quote della startup vengono cedute in cambio di servizi o prodotti.
Facciamo due esempi per chiarire meglio questo concetto. Con l’equity, metto a disposizione, per ipotesi, il 10% della mia società in cambio di 100mila Euro. Avrò a che fare quindi con una serie di piccoli o medi investitori che metteranno del capitale fino a raggiungere la cifra stabilita, diventando così soci della startup.
Immaginiamo, invece, che io voglia lanciare un orologio, ma che non abbia a disposizione i soldi per svilupparne la produzione. A questo punto posso lanciare una campagna di reward, fissando un obiettivo (ad esempio 100mila Euro). In cambio non cederò quote, ma prometterò di inviare agli investitori l’orologio appena prodotto.
Nel primo caso cederò quote in cambio di denaro che potrò tenere per me, nel secondo non dovrò dare quote, ma dovrò investire i soldi nella produzione per accontentare chi ha creduto in me!
Gli errori da evitare durante il lancio di una campagna
Ma ci sono degli errori da evitare durante il lancio di una campagna? Assolutamente sì! Te ne cito tre
- Innanzitutto, non bisogna sbagliare il focus. È importante, infatti, comunicare esattamente al target che può essere interessato alla mia startup.
- Una campagna di crowdfunding non può prescindere dal marketing. Devo, infatti, farmi conoscere e raccogliere più persone possibili che siano interessate al mio progetto. In questo senso, è possibili rivolgersi a figure come influencer (ricordo la fortunatissima campagna di Startup Italia che ha raccolto diversi milioni di Euro rivolgendosi a Marco Montemagno).
- Non aver lavorato preventivamente alla campagna (chiarirò questo aspetto approfonditamente nei prossimi paragrafi)
Le piattaforme più importanti
Tra le piattaforme di crowdfunding più importanti ti consiglio di rivolgerti a Mamacrowd e Crowdcube (nel caso di una campagna di equity).
Se invece ci muoviamo con una campagna di reward, allora possiamo far riferimento senz’altro a piattaforme come Kickstarter e Indiegogo.
Prima del lancio di una campagna di crowdfunding cosa fare
È importante, inoltre, avere raccolto dei consensi preliminari. Questo per due ordini di motivi. Il primo è perché già nelle prime 24/48 ore dobbiamo cercare di arrivare all’obiettivo minimo della campagna, e questo è possibile solo se abbiamo lavorato preventivamente.
Il secondo motivo è da ricondurre alle piattaforme stesse. Alcuni portali, infatti, non ci fanno neanche inserire la campagna se prima non abbiamo riportato dei consensi!
Per cui, lavorare in fase preliminare ci permette che la campagna diventi un boomerang, trasformandosi in un problema invece che in un successo. Ti ricordo anche che le campagne di crowdfunding hanno un doppio filo. Ossia, nel caso in cui va bene vuol dire ci ha riconosciuto come startup di valore. Ma attenzione! Perché se una campagna va male gli investitori ci percepiranno come incapaci di arrivare a una validazione di mercato, per cui non saremo credibili neanche in futuro, per cui potremmo avere dei seri problemi con la startup.
Consigli sul crowdfunding: guarda anche il mio video
Campagna di crowdfunding? Affidati a Grownnectia
Avrai intuito come una campagna di crowdfunding abbia la necessità di essere dominata innanzitutto dal punto di vista della conoscenza. l’improvvisazione può essere fatale sia per la campagna che per il futuro del tuo progetto imprenditoriale.
Se il tuo obiettivo è una campagna di equity crowdfunding, puoi rivolgerti a dei veri esperti del settore, abbattendo così il rischio di fallimento. Grownnectia, azienda di cui sono Ceo, offre questo servizio secondo i più alti standard qualitativi.
A seguirti, non a caso, sarà uno dei migliori esperti del settore, Michele Franzese, tra i maggiori Equity Crowdfunding Expert italiani.
Vuoi maggiori informazioni sul servizio? Clicca qui!
Hai bisogno di una mano per la tua startup? Contattami!
Se hai bisogno di consigli per la tua startup puoi affidarti al mio servizio di consulenza gratuito. Fissa un appuntamento nei giorni e negli orari a te più consoni. Ti aspetto!
2 Commenti
Lascia un commento